Deve essere liscia, priva di polvere e grasso; il legno naturale (pannelli di truciolato, compensato) deve essere pretrattato con una mano di fondo (primer sigillante/base acrilica).
Come rinforzo in applicazioni particolarmente critiche, consigliamo la colla forte Pattex trasparente o l’attaccatutto UHU. Si tratta di colle a base di solventi: prima di incollare la pellicola sulla superficie di posa lasciare evaporare a sufficienza il solvente. Secondo quanto dichiarato dal produttore, le colle sono adatte a diversi tipi di materie plastiche; ciononostante si consiglia ugualmente di effettuare una prova preliminare per verificare le reazioni della superficie di posa alla colla. In alternativa è possibile anche usare colle a base di acqua (senza solventi), a condizione che la colla sia resistente ai plastificanti. In questa sede però non è possibile consigliare un determinato tipo di colla.
Il modo migliore è rimuovere solo una parte dello strato posteriore, applicare la pellicola, quindi fare pressione sulla stessa dal centro verso i bordi con una racla o un panno. Se la pellicola non è stata applicata correttamente, è possibile rimuoverla e correggerne il posizionamento (tranne che per le applicazioni su carta e cartone). Il miglior risultato si ottiene quando si usa una racla per lisciare. In alternativa, si può usare un legnetto squadrato, rivestito con un frammento di tappeto/di tessuto morbido.
Su superfici non assorbenti si può spruzzare dell’acqua sulla superficie di posa. Questo permette di applicare la pellicola con maggior facilità.
Se la superficie da ricoprire è più grande delle dimensioni della pellicola, è possibile applicare più pezzi di pellicola uno accanto all’altro. Per farlo, basta incollare i singoli pezzi insieme in modo che si sovrappongano di circa 10 mm per evitare che in seguito vi siano punti scoperti. Le nostre pellicole non sono adatte a essere incollate su superfici più grandi, come ad es. le pareti, in quanto non possono essere lavorate come la carta da parati, dato che il motivo presenta sfasamenti che non possono essere posizionati perfettamente uno sotto l’altro o uno accanto all’altro.
Possibilità n.1:
Spruzzare dell’acqua pulita sui residui di colla e lasciarli ammorbidire per qualche minuto. La colla si gonfia e quindi può essere rimossa raschiandola con una spatola.
Se questo metodo non funziona…
Possibilità n.2:
Inumidire i residui di colla con una miscela di acquaragia e isopropanolo (proporzione di 1:1), lasciare agire e rimuovere raschiando con una spatola. Se necessario, ritoccare successivamente con un detergente (per vetri).
In linea di principio, la nostra pellicola adesiva può essere rimossa, ma la sua efficacia dipende anche dal tipo e dalla natura del supporto. Per questo motivo, prima di rivestire completamente i mobili o simili, si consiglia di testare la “reazione” della pellicola con la superficie da rivestire. Per facilitare la rimozione della pellicola, se necessario, è necessario utilizzare un asciugacapelli, in quanto la pellicola si rimuove più facilmente se riscaldata. Se rimangono residui di adesivo, possono essere rimossi con solventi a base di alcol.
Con un righello e un pennarello è possibile tracciare sul retro qualsiasi forma per poi ritagliarla; a tale scopo è particolarmente utile la sua suddivisione in reticoli. Per ottenere bordi precisi, lasciare sempre una sporgenza di circa 4 mm. Successivamente, tagliare i bordi sporgenti con un coltello affilato (taglierino).
In questo caso, usare una colla forte comunemente reperibile in commercio (osservare le indicazioni dei produttori: resistente ai plastificanti) o stirare la pellicola sulla superficie di posa, con il ferro sulla temperatura minima (mettere della carta tra il ferro da stiro e la pellicola).
Forbici o taglierino, righello o metro pieghevole, pennarello e racla di plastica. Una racla è una spatola in gomma dura reperibile nei negozi di bricolage o in ferramenta.
In linea di principio è possibile. La superficie di posa però dovrebbe essere quanto più possibile liscia (ad es. le pellicole di lamiera striata non sono adatte) e priva di polvere e grasso. Se la pellicola sottostante ad es. è una pellicola in PP o PE (poliolefine), la colla non aderirà bene come su altre superfici. Se la pellicola viene applicata su un’altra pellicola in PVC, non sarà più possibile rimuoverla con facilità, in quanto le pellicole aderiscono saldamente fra loro.
No, le pellicole adesive non sono un rivestimento per pavimenti e non sono pensate per essere calpestate. Si graffiano e si rovinano.
Certo! Se l’acqua viene spesso a contatto con i bordi della pellicola (ad es. sul bordo della vasca da bagno), si raccomanda di impermeabilizzarli con silicone o con pasta di saldatura a freddo.
Esiste il rischio di lasciare piccoli residui, si dovrebbe pertanto effettuare una prova su un’area poco visibile.
In linea di principio è possibile. Tuttavia è necessario verificare che la vernice sia resistente ai plastificanti e vedere che tipo di solventi contiene. (Come solventi vanno bene etanolo/isopropanolo/acqua/benzina).
Tutti i cataloghi d-c-fix® possono essere scaricati e salvati dalla nostra area download. Considerare che i colori rappresentati nel catalogo possono essere leggermente diversi dagli originali.
No, purtroppo al momento non offriamo un servizio di assistenza per l’applicazione. Per consigli su come applicare la pellicola in maniera professionale, rivolgersi a un vetraio o a un falegname di fiducia. Comunque sia, incollare le pellicole d-c-fix® è un gioco da ragazzi, anche per chi non ha esperienza con questo tipo di lavori.
Non c’è problema, la pellicola può essere staccata con cautela e incollata nuovamente (tranne su carta e cartone) – la sua forza adesiva agisce completamente solo dopo alcune ore.
In linea di principio, la pellicola dovrebbe aderire. Tuttavia, ciò dipende anche dalle caratteristiche della superficie di posa. L’importante è che questa sia pulita, priva di polvere e di grasso. Carteggiare leggermente i bordi o le irregolarità della superficie; in seguito, è meglio aspirare e pulire con un panno umido (quindi lasciare asciugare). Applicare la pellicola con un unico movimento e premerla con una racla o un panno per farla aderire.
Si raccomanda di evitare l’uso di disinfettanti a base di alcol. C’è il pericolo che i colori della stampa sbiadiscano o si cancellino.
Le pellicole d-c-fix® resistono per breve tempo senza problemi a temperature fino a 80 °C.
Le pellicole d-c-fix® sono prive di metalli pesanti, resistenti alla luce in conformità alla norma DIN EN ISO 105-B02 e resistenti all’attrito e all’abrasione come da norma DIN EN ISO 105-X12. Vengono utilizzate esclusivamente colle a dispersione, prive di solventi. Se usate in modo conforme, le pellicole d-c-fix® sono sicure anche per l’uso nella cameretta dei bambini.
No. In caso di incendio le nostre pellicole bruciano come tutti gli altri prodotti in PVC.
Certo! A tale scopo riscaldare la pellicola durante la lavorazione con un asciugacapelli impostato sulla temperatura più bassa, modellarla e farla aderire alla relativa superficie. Una volta riscaldata, la pellicola può essere applicata senza problema su spigoli e bordi. Procedere con cautela per evitare di dilatare eccessivamente la pellicola.
Sì, le pellicole d-c-fix® possono essere pulite con tutti i detergenti comunemente reperibili in commercio – l’ideale è utilizzare acqua calda con detersivo per piatti. Asciugare i punti umidi con un panno morbido.
Deve essere liscia, priva di polvere e grasso; il legno naturale (pannelli di truciolato, compensato) deve essere pretrattato con una mano di fondo (primer sigillante/base acrilica).
Come rinforzo in applicazioni particolarmente critiche, consigliamo la colla forte Pattex trasparente o l’attaccatutto UHU. Si tratta di colle a base di solventi: prima di incollare la pellicola sulla superficie di posa lasciare evaporare a sufficienza il solvente. Secondo quanto dichiarato dal produttore, le colle sono adatte a diversi tipi di materie plastiche; ciononostante si consiglia ugualmente di effettuare una prova preliminare per verificare le reazioni della superficie di posa alla colla. In alternativa è possibile anche usare colle a base di acqua (senza solventi), a condizione che la colla sia resistente ai plastificanti. In questa sede però non è possibile consigliare un determinato tipo di colla.
Il modo migliore è rimuovere solo una parte dello strato posteriore, applicare la pellicola, quindi fare pressione sulla stessa dal centro verso i bordi con una racla o un panno. Se la pellicola non è stata applicata correttamente, è possibile rimuoverla e correggerne il posizionamento (tranne che per le applicazioni su carta e cartone). Il miglior risultato si ottiene quando si usa una racla per lisciare. In alternativa, si può usare un legnetto squadrato, rivestito con un frammento di tappeto/di tessuto morbido.
Su superfici non assorbenti si può spruzzare dell’acqua sulla superficie di posa. Questo permette di applicare la pellicola con maggior facilità.
Se la superficie da ricoprire è più grande delle dimensioni della pellicola, è possibile applicare più pezzi di pellicola uno accanto all’altro. Per farlo, basta incollare i singoli pezzi insieme in modo che si sovrappongano di circa 10 mm per evitare che in seguito vi siano punti scoperti. Le nostre pellicole non sono adatte a essere incollate su superfici più grandi, come ad es. le pareti, in quanto non possono essere lavorate come la carta da parati, dato che il motivo presenta sfasamenti che non possono essere posizionati perfettamente uno sotto l’altro o uno accanto all’altro.
Possibilità n.1:
Spruzzare dell’acqua pulita sui residui di colla e lasciarli ammorbidire per qualche minuto. La colla si gonfia e quindi può essere rimossa raschiandola con una spatola.
Se questo metodo non funziona…
Possibilità n.2:
Inumidire i residui di colla con una miscela di acquaragia e isopropanolo (proporzione di 1:1), lasciare agire e rimuovere raschiando con una spatola. Se necessario, ritoccare successivamente con un detergente (per vetri).
In linea di principio, la nostra pellicola adesiva può essere rimossa, ma la sua efficacia dipende anche dal tipo e dalla natura del supporto. Per questo motivo, prima di rivestire completamente i mobili o simili, si consiglia di testare la “reazione” della pellicola con la superficie da rivestire. Per facilitare la rimozione della pellicola, se necessario, è necessario utilizzare un asciugacapelli, in quanto la pellicola si rimuove più facilmente se riscaldata. Se rimangono residui di adesivo, possono essere rimossi con solventi a base di alcol.
Con un righello e un pennarello è possibile tracciare sul retro qualsiasi forma per poi ritagliarla; a tale scopo è particolarmente utile la sua suddivisione in reticoli. Per ottenere bordi precisi, lasciare sempre una sporgenza di circa 4 mm. Successivamente, tagliare i bordi sporgenti con un coltello affilato (taglierino).
In questo caso, usare una colla forte comunemente reperibile in commercio (osservare le indicazioni dei produttori: resistente ai plastificanti) o stirare la pellicola sulla superficie di posa, con il ferro sulla temperatura minima (mettere della carta tra il ferro da stiro e la pellicola).
Forbici o taglierino, righello o metro pieghevole, pennarello e racla di plastica. Una racla è una spatola in gomma dura reperibile nei negozi di bricolage o in ferramenta.
In linea di principio è possibile. La superficie di posa però dovrebbe essere quanto più possibile liscia (ad es. le pellicole di lamiera striata non sono adatte) e priva di polvere e grasso. Se la pellicola sottostante ad es. è una pellicola in PP o PE (poliolefine), la colla non aderirà bene come su altre superfici. Se la pellicola viene applicata su un’altra pellicola in PVC, non sarà più possibile rimuoverla con facilità, in quanto le pellicole aderiscono saldamente fra loro.
No, le pellicole adesive non sono un rivestimento per pavimenti e non sono pensate per essere calpestate. Si graffiano e si rovinano.
Certo! Se l’acqua viene spesso a contatto con i bordi della pellicola (ad es. sul bordo della vasca da bagno), si raccomanda di impermeabilizzarli con silicone o con pasta di saldatura a freddo.
Esiste il rischio di lasciare piccoli residui, si dovrebbe pertanto effettuare una prova su un’area poco visibile.
In linea di principio è possibile. Tuttavia è necessario verificare che la vernice sia resistente ai plastificanti e vedere che tipo di solventi contiene. (Come solventi vanno bene etanolo/isopropanolo/acqua/benzina).
Tutti i cataloghi d-c-fix® possono essere scaricati e salvati dalla nostra area download. Considerare che i colori rappresentati nel catalogo possono essere leggermente diversi dagli originali.
No, purtroppo al momento non offriamo un servizio di assistenza per l’applicazione. Per consigli su come applicare la pellicola in maniera professionale, rivolgersi a un vetraio o a un falegname di fiducia. Comunque sia, incollare le pellicole d-c-fix® è un gioco da ragazzi, anche per chi non ha esperienza con questo tipo di lavori.
Non c’è problema, la pellicola può essere staccata con cautela e incollata nuovamente (tranne su carta e cartone) – la sua forza adesiva agisce completamente solo dopo alcune ore.
In linea di principio, la pellicola dovrebbe aderire. Tuttavia, ciò dipende anche dalle caratteristiche della superficie di posa. L’importante è che questa sia pulita, priva di polvere e di grasso. Carteggiare leggermente i bordi o le irregolarità della superficie; in seguito, è meglio aspirare e pulire con un panno umido (quindi lasciare asciugare). Applicare la pellicola con un unico movimento e premerla con una racla o un panno per farla aderire.
Si raccomanda di evitare l’uso di disinfettanti a base di alcol. C’è il pericolo che i colori della stampa sbiadiscano o si cancellino.
Le pellicole d-c-fix® resistono per breve tempo senza problemi a temperature fino a 80 °C.
Le pellicole d-c-fix® sono prive di metalli pesanti, resistenti alla luce in conformità alla norma DIN EN ISO 105-B02 e resistenti all’attrito e all’abrasione come da norma DIN EN ISO 105-X12. Vengono utilizzate esclusivamente colle a dispersione, prive di solventi. Se usate in modo conforme, le pellicole d-c-fix® sono sicure anche per l’uso nella cameretta dei bambini.
No. In caso di incendio le nostre pellicole bruciano come tutti gli altri prodotti in PVC.
Certo! A tale scopo riscaldare la pellicola durante la lavorazione con un asciugacapelli impostato sulla temperatura più bassa, modellarla e farla aderire alla relativa superficie. Una volta riscaldata, la pellicola può essere applicata senza problema su spigoli e bordi. Procedere con cautela per evitare di dilatare eccessivamente la pellicola.
Sì, le pellicole d-c-fix® possono essere pulite con tutti i detergenti comunemente reperibili in commercio – l’ideale è utilizzare acqua calda con detersivo per piatti. Asciugare i punti umidi con un panno morbido.
Una pellicola adesiva può essere riscaldata con un asciugacapelli e quindi staccata.
La pellicola ad adesione statica d-c-fix® può essere staccata in maniera semplice dalle superfici di vetro senza lasciare residui. Una particolarità: la pellicola può essere riutilizzata a piacimento, senza limiti.
Diversamente delle pellicole trasparenti, le pellicole traslucenti d-c-fix® hanno uno sfondo indistinto. La pellicola ha un effetto opalino.
Le pellicole possono essere usate anche in ambienti con un’elevata umidità dell’aria. Ad esempio è possibile applicarle sulla cabina doccia o sui vetri delle finestre.
Tutti i cataloghi d-c-fix® possono essere scaricati e salvati dalla nostra area download. Considerare che i colori rappresentati nel catalogo possono essere leggermente diversi dagli originali.
Le pellicole autoadesive per finestre possono anche essere applicate bagnate (con acqua); è addirittura consigliato per posizionare meglio la pellicola sulla finestra ed evitare che si formino le bolle d’aria.
L’acqua facilita l’applicazione. È più facile passare la racla sulla pellicola.
La pellicola d-c-fix® aderisce per attrazione elettrostatica. Il semplice contatto tra la pellicola e la superficie di vetro liscia e pulita è sufficiente a garantire l’adesione.
Semplice: per prima cosa pulire a fondo la superficie da incollare con un detergente di quelli comunemente reperibili in commercio. Quindi inumidire abbondantemente la superficie con acqua alla quale è stato aggiunto del detersivo per piatti, rimuovere completamente lo strato posteriore della pellicola. Eventualmente umettare anche la pellicola. Applicare la pellicola sullo strato di acqua e collocarla nella posizione desiderata. Ora eliminare l’acqua e le bolle di aria appiattendo la pellicola dal centro verso i lati (con una racla o un panno). L’eventuale opacità delle pellicole trasparenti scompare dopo pochi giorni a una temperatura ambiente di 20 °C.
1. Pulire le finestre.
2. Tagliare la pellicola secondo le dimensioni della finestra, mantenendo una distanza di 2 mm dal telaio.
3. Spruzzare acqua sul vetro.
4. Staccare lentamente la carta protettiva dal retro, iniziando dall’angolo.
5. Posizionare la pellicola sulla superficie di vetro.
6. Eliminare l’acqua.
Controllare che la superficie di posa sia pulita, che la pellicola non sia sollevata o che non sporga dagli spigoli (ad es. la guarnizione di silicone tocca il telaio della finestra) lasciando passare l’aria. Controllare di aver rimosso lo strato posteriore trasparente della pellicola. Provare nuovamente ad applicare la pellicola usando acqua in abbondanza, rimuovendola poi completamente con una racla. Qualora la pellicola dovesse continuare a non aderire, contattaci e saremo lieti di aiutarti.
La pellicola d-c-fix® resiste senza problemi a temperature da -10 a +50 °C.
1. L’adesione della pellicola è stata ulteriormente migliorata.
2. La pellicola per vetro e finestre ad adesione statica d-c-fix® Premium è ancora più facile da applicare.
3. La pellicola ad adesione statica d-c-fix® Premium conquista grazie al suo aspetto più elegante e a una sensazione al tatto ancora più pregiata.
La pellicola può essere usata su vetro e plexiglas.
No, non offriamo un servizio per la lavorazione. Per un incollaggio professionale, contatta una ditta specializzata nella tua zona. Comunque sia, incollare le nostre pellicole è facilissimo, anche per chi normalmente non ha esperienza con questo tipo di lavori.
Sì, sono addirittura due le pellicole d-c-fix® che proteggono dai raggi del sole:
La pellicola per la protezione solare d-c-fix® è termorefrattaria grazie all’azione di pigmenti speciali in essa integrati. Assorbe il 99% dei raggi UV consentendo allo stesso tempo il passaggio della luce del sole.
Anche la pellicola oscurante d-c-fix® è termorefrattaria e assorbe i raggi UV, ma la sua colorazione ha inoltre un effetto antiabbagliante.
La pulizia è molto semplice, bastano un panno umido e un detergente.
Sulla parte posteriore sono stampate delle frecce che indicano la direzione di posa. Occorre pertanto staccare la carta di supporto e premere le piastrelle sul pavimento esercitando pressione su tutta la superficie, partendo dal centro fino ai bordi. La piastrella successiva va incollata nello stesso modo, in corrispondenza della piastrella già posata.
Prima di poter incollare le piastrelle, queste devono esser lasciate riposare nella stanza per almeno 48 ore. Il substrato da incollare deve essere piatto, liscio e privo di sporcizia, polvere, grasso e umidità. Le fughe e le irregolarità maggiori di 3 mm devono essere riempite.
Sì, basta un righello e un taglierino. Il modo migliore è quello di incidere la superficie della piastrella nel punto desiderato per poi spezzarla.
Le piastrelle sono adatte alla posa in ambienti sottoposti a scarse sollecitazioni. Nessuna posa su su rivestimenti flottanti (laminato, parquet, Click Vinyl), PVC o linoleum e in ambienti esposti al caldo, al freddo o a forte umidità (ad es. riscaldamento a pavimento, veranda).
Servono un righello/metro a nastro, una matita e un taglierino. Per aumentare la forza adesiva attraverso la pressione, si può utilizzare anche un rullo pulito o simile.
Quando si sporcano, i tappetini possono essere lavati senza problemi in lavatrice a una temperatura massima di 40 °C (800 giri).
Grazie al materiale flessibile, tagliare i tappetini nella forma desiderata con le forbici è un gioco da ragazzi.
No, il modo migliore è asciugare i tappetini floor comfort/ Decor Mat all’aperto su uno stendibiancheria.
Sì, i tappetini floor comfort/ Decor Mats possono essere utilizzati in aree esterne coperte e non.
Nella nostra area di prodotti floor function abbiamo sviluppato un prodotto che soddisfa i requisiti specifici del contatto con gli alimenti. Oltre al grande vantaggio della sicurezza alimentare, function pure resiste inoltre alle temperature comprese tra -30 °C e +60 °C, il che la rende la soluzione perfetta per l’uso nei frigoriferi.
Nel nostro assortimento abbiamo tre diverse qualità di protezioni antiscivolo per tappeti, i cui nomi sono Loom, Cromfort e Trent. I prodotti Loom e Cromfort sono adatti ai rivestimenti per pavimenti lisci e duri e impediscono lo scivolamento dei tappeti. Al contrario, la protezione antiscivolo per tappeti Trent viene utilizzata per le superfici tessili.
Rimuovere per primi i listelli terminali per spigoli e bordi e quindi le piastrelle, fila dopo fila. Staccare con cautela i pezzi maschi dalle femmine.
Le piastrelle possono essere pulite senza utensili particolari, semplicemente con acqua o un’idropulitrice domestica.
No, non è obbligatorio acquistare come accessori i listelli terminali per gli spigoli e i bordi. In particolare se l’ambiente, la terrazza o il balcone sono delimitati lateralmente da una parete o una ringhiera, il lato liscio del pannello, quello senza i cilindretti (maschi) ad incastro, può sostituire il listello terminale. In generale consigliamo di usare i listelli terminali per spigoli e bordi in presenza di superfici aperte, in quanto in questo modo aumenta anche la stabilità complessiva e i pezzi di raccordo delle piastrelle rimangono nascosti.
Poiché la struttura delle piastrelle per pavimenti click TILE è relativamente compatta, è possibile camminarci sopra senza problemi, anche con tacchi a spillo alti.
Possono essere utilizzate in un garage o per posti auto, senza nessun problema. Un metro quadrato di piastrelle per pavimenti Click TILE ha una portata fino a 110 tonnellate.
Sì, è possibile tagliarle in base alla grandezza desiderata con l’aiuto di seghetto o di un coltello affilato.
Le piastrelle per pavimenti possono essere posate senza problemi sulle seguenti superfici:
Con limitazioni / avvertenze:
Rimuovere per primi i listelli terminali per spigoli e bordi e quindi le piastrelle, fila dopo fila. Staccare con cautela i pezzi maschi dalle femmine.
Le piastrelle possono essere pulite senza utensili particolari, semplicemente con acqua o un’idropulitrice domestica.
No, non è obbligatorio acquistare come accessori i listelli terminali per gli spigoli e i bordi. In particolare se l’ambiente, la terrazza o il balcone sono delimitati lateralmente da una parete o una ringhiera, il lato liscio del pannello, quello senza i cilindretti (maschi) ad incastro, può sostituire il listello terminale. In generale consigliamo di usare i listelli terminali per spigoli e bordi in presenza di superfici aperte, in quanto in questo modo aumenta anche la stabilità complessiva e i pezzi di raccordo delle piastrelle rimangono nascosti.
Poiché la struttura delle piastrelle per pavimenti click TILE è relativamente compatta, è possibile camminarci sopra senza problemi, anche con tacchi a spillo alti.
Possono essere utilizzate in un garage o per posti auto, senza nessun problema. Un metro quadrato di piastrelle per pavimenti Click TILE ha una portata fino a 110 tonnellate.
Sì, è possibile tagliarle in base alla grandezza desiderata con l’aiuto di seghetto o di un coltello affilato.
Le piastrelle per pavimenti possono essere posate senza problemi sulle seguenti superfici:
Con limitazioni / avvertenze:
Pulizia a secco: in generale è sufficiente pulire i pavimenti in vinile con una scopa, un aspirapolvere o uno straccio. Pulizia su bagnato: si consiglia la pulizia con uno straccio umido. Non utilizzare agenti abrasivi o a base di solventi, olio o cera, in quanto possono danneggiare la superficie vinilica.
I pavimenti in vinile con sistema a clic devono essere acclimatati per almeno 24 ore a una temperatura minima di 18 °C prima dell’uso. Anche durante la posa, la temperatura deve essere di almeno 15 °C.
Sì, per rivestimenti di design è necessario l’impiego di un sottofondo di posa (resistenza alla pressione in base a EN 16354 ≥ 200 kPa). In questo modo le proprietà acustiche del pavimento in vinile risultano migliori, eventuali irregolarità possono essere ridotte fino a 1 mm e può essere aumentata la durata utile del pavimento.
Se il pavimento in vinile viene posato direttamente su superfici a base minerale come il calcestruzzo o il massetto, si consiglia l’uso di una barriera antivapore, la quale protegge il pavimento in vinile dall’umidità proveniente dal basso.
Click Vinyl può essere posato su pavimenti con riscaldamento a pannelli radianti, a condizione che la temperatura in superficie non superi per lunghi periodi i 27 °C. Una posa su pavimento con riscaldamento elettrico e a infrarossi è sconsigliata a causa del pericolo reale di surriscaldamento. A tale proposito, rispettare anche le norme DIN EN 1264 e DIN 4725 e il protocollo di riscaldamento.
Il pavimento in vinile con sistema a clic è adatto per l’uso in ambienti con elevato tenore di umidità, a condizione che si rimuova rapidamente l’acqua stagnante.
Grazie all’elevata stabilità dimensionale del materiale, la posa senza giunti di dilatazione è possibile anche nei locali più grandi (la posa con i giunti di dilatazione viene effettuata solo a partire da una lunghezza/larghezza del locale > 15 m).
Il pavimento in vinile con sistema a clic di d-c-floor® è privo di ftalati e non contiene plastificanti nocivi. I plastificanti sono soggetti a severe direttive in Germania/UE, che i nostri pavimenti in vinile rigido soddisfano senza difficoltà.
No, si tratta di un rivestimento per pavimenti che è stato sviluppato appositamente per uso interno.
Sì, a condizione che il giardino d’inverno possa essere paragonato a un soggiorno con una temperatura ambiente compresa tra 15 e 40 °C. Grazie alla sua elevata stabilità dimensionale, il pavimento in vinile con sistema a clic d-c-floor® può essere installato anche in aree con un elevato livello di irradiazione solare. A temperature estreme, tuttavia, si dovrebbero utilizzare opzioni di ombreggiamento al fine di prolungare la vita utile del pavimento.
Le superfici di posa devono essere asciutte, livellate, prive di crepe, resistenti alla tensione/compressione, pulite, solide e aderenti al supporto in modo duraturo. Le superfici tessili devono essere rimosse prima della posa per motivi di resistenza e di igiene (rischio di formazione di muffe).
Pulizia a secco: in generale è sufficiente pulire i pavimenti in vinile con una scopa, un aspirapolvere o uno straccio. Pulizia su bagnato: si consiglia la pulizia con uno straccio umido. Non utilizzare agenti abrasivi o a base di solventi, olio o cera, in quanto possono danneggiare la superficie vinilica.
I pavimenti in vinile con sistema a clic devono essere acclimatati per almeno 24 ore a una temperatura minima di 18 °C prima dell’uso. Anche durante la posa, la temperatura deve essere di almeno 15 °C.
Sì, per rivestimenti di design è necessario l’impiego di un sottofondo di posa (resistenza alla pressione in base a EN 16354 ≥ 200 kPa). In questo modo le proprietà acustiche del pavimento in vinile risultano migliori, eventuali irregolarità possono essere ridotte fino a 1 mm e può essere aumentata la durata utile del pavimento.
Se il pavimento in vinile viene posato direttamente su superfici a base minerale come il calcestruzzo o il massetto, si consiglia l’uso di una barriera antivapore, la quale protegge il pavimento in vinile dall’umidità proveniente dal basso.
Click Vinyl può essere posato su pavimenti con riscaldamento a pannelli radianti, a condizione che la temperatura in superficie non superi per lunghi periodi i 27 °C. Una posa su pavimento con riscaldamento elettrico e a infrarossi è sconsigliata a causa del pericolo reale di surriscaldamento. A tale proposito, rispettare anche le norme DIN EN 1264 e DIN 4725 e il protocollo di riscaldamento.
Il pavimento in vinile con sistema a clic è adatto per l’uso in ambienti con elevato tenore di umidità, a condizione che si rimuova rapidamente l’acqua stagnante.
Grazie all’elevata stabilità dimensionale del materiale, la posa senza giunti di dilatazione è possibile anche nei locali più grandi (la posa con i giunti di dilatazione viene effettuata solo a partire da una lunghezza/larghezza del locale > 15 m).
Il pavimento in vinile con sistema a clic di d-c-floor® è privo di ftalati e non contiene plastificanti nocivi. I plastificanti sono soggetti a severe direttive in Germania/UE, che i nostri pavimenti in vinile rigido soddisfano senza difficoltà.
No, si tratta di un rivestimento per pavimenti che è stato sviluppato appositamente per uso interno.
Sì, a condizione che il giardino d’inverno possa essere paragonato a un soggiorno con una temperatura ambiente compresa tra 15 e 40 °C. Grazie alla sua elevata stabilità dimensionale, il pavimento in vinile con sistema a clic d-c-floor® può essere installato anche in aree con un elevato livello di irradiazione solare. A temperature estreme, tuttavia, si dovrebbero utilizzare opzioni di ombreggiamento al fine di prolungare la vita utile del pavimento.
Le superfici di posa devono essere asciutte, livellate, prive di crepe, resistenti alla tensione/compressione, pulite, solide e aderenti al supporto in modo duraturo. Le superfici tessili devono essere rimosse prima della posa per motivi di resistenza e di igiene (rischio di formazione di muffe).
Pulizia a secco: in generale è sufficiente pulire i pavimenti in vinile con una scopa, un aspirapolvere o uno straccio. Pulizia su bagnato: si consiglia la pulizia con uno straccio umido. Non utilizzare agenti abrasivi o a base di solventi, olio o cera, in quanto possono danneggiare la superficie vinilica.
I pavimenti in vinile con sistema a clic devono essere acclimatati per almeno 24 ore a una temperatura minima di 18 °C prima dell’uso. Anche durante la posa, la temperatura deve essere di almeno 15 °C.
Sì, per rivestimenti di design è necessario l’impiego di un sottofondo di posa (resistenza alla pressione in base a EN 16354 ≥ 200 kPa). In questo modo le proprietà acustiche del pavimento in vinile risultano migliori, eventuali irregolarità possono essere ridotte fino a 1 mm e può essere aumentata la durata utile del pavimento.
Se il pavimento in vinile viene posato direttamente su superfici a base minerale come il calcestruzzo o il massetto, si consiglia l’uso di una barriera antivapore, la quale protegge il pavimento in vinile dall’umidità proveniente dal basso.
Click Vinyl può essere posato su pavimenti con riscaldamento a pannelli radianti, a condizione che la temperatura in superficie non superi per lunghi periodi i 27 °C. Una posa su pavimento con riscaldamento elettrico e a infrarossi è sconsigliata a causa del pericolo reale di surriscaldamento. A tale proposito, rispettare anche le norme DIN EN 1264 e DIN 4725 e il protocollo di riscaldamento.
Il pavimento in vinile con sistema a clic è adatto per l’uso in ambienti con elevato tenore di umidità, a condizione che si rimuova rapidamente l’acqua stagnante.
Grazie all’elevata stabilità dimensionale del materiale, la posa senza giunti di dilatazione è possibile anche nei locali più grandi (la posa con i giunti di dilatazione viene effettuata solo a partire da una lunghezza/larghezza del locale > 15 m).
Il pavimento in vinile con sistema a clic di d-c-floor® è privo di ftalati e non contiene plastificanti nocivi. I plastificanti sono soggetti a severe direttive in Germania/UE, che i nostri pavimenti in vinile rigido soddisfano senza difficoltà.
No, si tratta di un rivestimento per pavimenti che è stato sviluppato appositamente per uso interno.
Sì, a condizione che il giardino d’inverno possa essere paragonato a un soggiorno con una temperatura ambiente compresa tra 15 e 40 °C. Grazie alla sua elevata stabilità dimensionale, il pavimento in vinile con sistema a clic d-c-floor® può essere installato anche in aree con un elevato livello di irradiazione solare. A temperature estreme, tuttavia, si dovrebbero utilizzare opzioni di ombreggiamento al fine di prolungare la vita utile del pavimento.
Le superfici di posa devono essere asciutte, livellate, prive di crepe, resistenti alla tensione/compressione, pulite, solide e aderenti al supporto in modo duraturo. Le superfici tessili devono essere rimosse prima della posa per motivi di resistenza e di igiene (rischio di formazione di muffe).
La superficie deve essere liscia, rigida, asciutta e priva di crepe o fori. Le irregolarità devono essere eliminate utilizzando un apposito stucco.
Il rivestimento murale 3D ceramics è totalmente resistente all’acqua, pertanto le operazioni di pulizia e manutenzione sono facili da effettuare. Per la pulizia è possibile utilizzare ad es. dei detergenti liquidi delicati disponibili in commercio, acqua saponata o simili. Successivamente occorre risciacquare accuratamente il rivestimento murale. Attenzione: evitare l’impiego di acetone e acquaragia e l’esposizione diretta a fonti di calore!
Fintantoché la colla non si sia ancora asciugata completamente, la striscia può essere staccata e ricollocata.
Sì, i rivestimenti murali 3D ceramics possono essere applicati dietro il piano cottura. Gli schizzi di grasso possono essere eliminati facilmente con dell’acqua.
Sì, il rivestimento murale ceramics può essere applicato in bagno. Tuttavia, soprattutto in ambienti umidi, è assolutamente necessario impermeabilizzare tutti i bordi e i punti di giunzione con una pasta per saldatura a freddo per PVC (per rivestimenti in PVC), così da prevenire possibili infiltrazioni di umidità. Al termine dell’applicazione, occorre sempre arieggiare bene l’ambiente.
L’applicazione su pareti inclinate non è assolutamente un problema.
Sì, è possibile eseguire l’applicazione su piastrelle. Le pellicole possono essere incollate anche sui giunti che non necessitano di essere stuccati.
Lo strato in PVC può essere rimosso senza lasciare residui anche dopo molti anni. Lo strato di carta che rimane sulla parete è la superficie di posa ideale per l’applicazione di un nuovo rivestimento, oppure può essere ammorbidito con acqua, quindi raschiato via con una spatola.
No, le strisce devono essere incollate accostando le giunzioni una all’altra.
La superficie deve essere liscia, rigida, asciutta e priva di crepe o fori. Le irregolarità devono essere eliminate utilizzando un apposito stucco.
Il rivestimento murale 3D ceramics è totalmente resistente all’acqua, pertanto le operazioni di pulizia e manutenzione sono facili da effettuare. Per la pulizia è possibile utilizzare ad es. dei detergenti liquidi delicati disponibili in commercio, acqua saponata o simili. Successivamente occorre risciacquare accuratamente il rivestimento murale. Attenzione: evitare l’impiego di acetone e acquaragia e l’esposizione diretta a fonti di calore!
Fintantoché la colla non si sia ancora asciugata completamente, la striscia può essere staccata e ricollocata.
Sì, i rivestimenti murali 3D ceramics possono essere applicati dietro il piano cottura. Gli schizzi di grasso possono essere eliminati facilmente con dell’acqua.
Sì, il rivestimento murale ceramics può essere applicato in bagno. Tuttavia, soprattutto in ambienti umidi, è assolutamente necessario impermeabilizzare tutti i bordi e i punti di giunzione con una pasta per saldatura a freddo per PVC (per rivestimenti in PVC), così da prevenire possibili infiltrazioni di umidità. Al termine dell’applicazione, occorre sempre arieggiare bene l’ambiente.
L’applicazione su pareti inclinate non è assolutamente un problema.
Sì, è possibile eseguire l’applicazione su piastrelle. Le pellicole possono essere incollate anche sui giunti che non necessitano di essere stuccati.
Lo strato in PVC può essere rimosso senza lasciare residui anche dopo molti anni. Lo strato di carta che rimane sulla parete è la superficie di posa ideale per l’applicazione di un nuovo rivestimento, oppure può essere ammorbidito con acqua, quindi raschiato via con una spatola.
No, le strisce devono essere incollate accostando le giunzioni una all’altra.
L’incollaggio delle piastrelle da parete (d-c-fix® SA Wall Tiles) è molto semplice: occorre prima staccare la carta protettiva dal retro della pellicola che sporge in alto a destra. Quindi, si attacca la prima piastrella da parete nell’angolo in basso a sinistra; la pellicola in eccedenza deve essere rivolta verso l’alto a destra. Poi si incolla la piastrella successiva sovrapponendola alla pellicola in eccedenza della piastrella precedente.
In linea di principio, sarebbe bene rimuovere immediatamente lo sporco.
Le piastrelle da parete si possono pulire con acqua e detersivo. Per lo sporco più ostinato sulle d-c-fix® SA Wall Tiles, si possono usare i detergenti seguenti:
Sì, le piastrelle possono essere rimosse. A tale scopo, passare sotto le piastrelle con un oggetto piatto (ad es. un cacciavite), sollevarle e tirarle via. Se le piastrelle sono difficili da sollevare, è possibile riscaldarle preventivamente con un asciugacapelli. Se rimangono residui di materiale o di colla sulla parete, si possono rimuovere con una spatola, un solvente per unghie o acqua e detersivo per piatti.
Sì, le piastrelle da parete (d-c-fix® SA Wall Tiles) possono essere tagliate a misura con un taglierino. È possibile utilizzare un righello per eseguire un taglio dritto.
Sì, le piastrelle da parete (d-c-fix® SA Wall Tiles) sono innocue per la salute. Soddisfano tutti i requisiti REACH e hanno basse emissioni (VOC A+).
Sì, le piastrelle da parete (d-c-fix® SA Wall Tiles) sono un articolo edile, pertanto, riportano il marchio CE.
Gli strumenti ausiliari raccomandati sono un taglierino, un righello e una matita. Opzionalmente, si possono usare un rullo di gomma/rullo da parati per fissare le piastrelle autoadesive da parete (d-c-fix® SA Wall Tiles) alla parete applicando una pressione stabile e uniforme.
Le piastrelle da parete autoadesive rimangono attaccate al muro fino a quando non vengono rimosse. La forza adesiva di d-c-fix® SA Wall Tiles aumenta nel tempo.
In caso di tovaglie con rovescio in tessuto, la maggior parte delle pieghe può essere eliminata stirandole al rovescio. Non stirare mai le tovaglie in 100% PVC (ad es. pellicola laccata, trasparente).
Misurare la lunghezza e la larghezza o il diametro del tavolo e aggiungere il doppio della caduta laterale desiderata. Normalmente questa è pari a 25 cm.
In linea di principio le tovaglie lavabili in lavatrice possono essere lavate senza problemi, più volte, attenendosi alle istruzioni di lavaggio. Tuttavia, in caso di frequenti lavaggi in lavatrice, sussiste il pericolo che col tempo la protezione antimacchia perda la sua efficacia. Per questo motivo le tovaglie non dovrebbero essere lavate in lavatrice più di 5-6 volte.
Oggetti moderatamente caldi come una teiera possono essere appoggiati brevemente sulla tovaglia. Evitare assolutamente il contatto con oggetti bollenti, come ad es. una padella per evitare di danneggiare la superficie della tovaglia.
Se si sporca, consigliamo di pulire la tovaglia con un panno umido usando un detergente delicato, subito dopo l’uso. Macchie, liquidi, inchiostro e sostanze particolarmente aggressive e che contengono un’alta percentuale di pigmenti (ad es. ketchup, senape) dovrebbero essere rimossi immediatamente. Non usare per nessun motivo detergenti abrasivi e a base di cloro, per evitare danni all’impermeabilizzazione superficiale e lo sbiadimento dei colori. Attenzione: in caso di uso all’aperto, il contatto prolungato con petali, foglie e umidità potrebbe provocare la comparsa di macchie.
Tutte le tovaglie del marchio d-c-fix® sono adatte agli alimenti. Ciò significa che gli alimenti sono commestibili anche una volta venuti a contatto con la tovaglia.
La tovaglia deve essere posta sul tavolo con il lato in tessuto rivolto verso il basso, altrimenti la schiuma di PVC potrebbe danneggiare le superfici dei tavoli trattate con gommalacca o smalto alla nitrocellulosa, nonché rivestimenti impermeabilizzanti a base di idrovernice o vernice non indurita.
In caso di tovaglie con rovescio in tessuto, la maggior parte delle pieghe può essere eliminata stirandole al rovescio. Non stirare mai le tovaglie in 100% PVC (ad es. pellicola laccata, trasparente).
Misurare la lunghezza e la larghezza o il diametro del tavolo e aggiungere il doppio della caduta laterale desiderata. Normalmente questa è pari a 25 cm.
In linea di principio le tovaglie lavabili in lavatrice possono essere lavate senza problemi, più volte, attenendosi alle istruzioni di lavaggio. Tuttavia, in caso di frequenti lavaggi in lavatrice, sussiste il pericolo che col tempo la protezione antimacchia perda la sua efficacia. Per questo motivo le tovaglie non dovrebbero essere lavate in lavatrice più di 5-6 volte.
Oggetti moderatamente caldi come una teiera possono essere appoggiati brevemente sulla tovaglia. Evitare assolutamente il contatto con oggetti bollenti, come ad es. una padella per evitare di danneggiare la superficie della tovaglia.
Se si sporca, consigliamo di pulire la tovaglia con un panno umido usando un detergente delicato, subito dopo l’uso. Macchie, liquidi, inchiostro e sostanze particolarmente aggressive e che contengono un’alta percentuale di pigmenti (ad es. ketchup, senape) dovrebbero essere rimossi immediatamente. Non usare per nessun motivo detergenti abrasivi e a base di cloro, per evitare danni all’impermeabilizzazione superficiale e lo sbiadimento dei colori. Attenzione: in caso di uso all’aperto, il contatto prolungato con petali, foglie e umidità potrebbe provocare la comparsa di macchie.
Tutte le tovaglie del marchio d-c-fix® sono adatte agli alimenti. Ciò significa che gli alimenti sono commestibili anche una volta venuti a contatto con la tovaglia.
La tovaglia deve essere posta sul tavolo con il lato in tessuto rivolto verso il basso, altrimenti la schiuma di PVC potrebbe danneggiare le superfici dei tavoli trattate con gommalacca o smalto alla nitrocellulosa, nonché rivestimenti impermeabilizzanti a base di idrovernice o vernice non indurita.